7 August 2024
Al Satyrus di Villa Borghese è andata in scena la presentazione dell’ultimo libro della giornalista RAI, Eva Giovannini, per Paesi Edizioni, con la partecipazione dei registi di origine livornese Paolo Virzì e Francesco Bruni.
Presentazione letteraria d’eccezione in piena estate e all’ora del tramonto, circondati dalla bellezza di Villa Borghese, con la Galleria d’Arte Moderna, che si staglia a fare da scenografia in occasione della prima presentazione a Roma della graphic novel sulla Resistenza livornese, “L’Ultimo partigiano. Storia di Lanciotto Gherardi, soldato della libertà” (edita da Paesi Edizioni), di Eva Giovannini, giornalista e conduttrice Rai, e dell’illustratore Tommaso Eppesteingher, che attraverso un racconto per parole e immagini ricostruiscono la vicenda del partigiano Lanciotto Gherardi. La graphic novel è impreziosita da una testimonianza originale di Corrado Augias, contenuta nell’introduzione.
Tra i protagonisti dell’incontro, moderato dal giornalista Vittorio Zincone, oltre all’autrice Eva Giovannini e all’illustratore Tommaso Eppesteingher, alcuni tra i registi più noti del panorama cinematografico italiano, accomunati dalla comune origine livornese, Paolo Virzì e Francesco Bruni. Tra il pubblico, il musicista e sceneggiatore Carlo Virzì, il regista Simone Manetti, lo sceneggiatore e autore Cosimo Calamini, il notista politico del Tg1 Mario De Pizzo e gli editori di Paesi Edizioni, Luciano Tirinnanzi e Rocco Bellantone.
Chi era Lanciotto Gherardi? Partigiano livornese della 3a Brigata Garibaldi, membro del PCI dall’anima anarchica, antifascista militante e combattente per la libertà, muore il 19 luglio del 1944, la mattina in cui Livorno viene liberata dai nazi-fascisti. Lanciotto Gherardi viene ucciso a pochi chilometri e a poche ore dall’ingresso delle milizie partigiane in città e, per giunta, mitragliato da fuoco amico, per errore di un soldato americano. Muore a 42 anni, lasciando un figlio di 17, Alfredo, e una moglie molto amata, Bruna.
A Livorno, a lui è stata dedicata la sezione del PCI di via Garibaldi e intitolata una Via nei pressi di Villa Fabbricotti.
La pubblicazione rappresenta un omaggio della Paesi Edizioni e dell’autrice, di origine livornese, in occasione della ricorrenza degli ottanta anni dalla Liberazione ed ha ricevuto il patrocinio del Comune di Livorno.
La graphic novel si compone di 7 capitoli illustrati e commentati: una selezione di eventi biografici sulla vita – mai narrata prima – e non solo sulla morte di una personalità brillante, rivelatori dello spirito irriverente che ha animato Lanciotto Gherardi nella sua lotta per l’affermazione delle libertà democratiche contro la dittatura fascista. Oltre ai resoconti dell’epoca, le notizie e gli aneddoti che riguardano Lanciotto Gherardi sono tratti dai ricordi diretti raccontati all’autrice da suo figlio Alfredo, morto nel 2020.
Attraverso le illustrazioni di Tommaso Eppesteingher, in arte “Tommy”, altro livornese celebre per la sua collaborazione pluriennale con Il Vernacoliere, prende vita il racconto per immagini di alcuni episodi paradigmatici della vita di Lanciotto Gherardi, accompagnati dal ricordo della Liberazione di Roma di Corrado Augias, in un’intervista rilasciata per questa graphic novel. Il risultato è un’opera appassionante, pensata per un pubblico di tutte le età, che rinverdisce la memoria dei valori della Resistenza, rinnovandone l’impegno per la divulgazione.