Le avventure di Brie lette e raccontate a Euroma2

Le avventure di Brie lette e raccontate a Euroma2

24 March 2023

Presentazione della collana dedicata all’infanzia ideata dalla pedagogista Catia Buselli.

Venerdì 24 Marzo, alle ore 17:00, davanti alla libreria Feltrinelli al 2° piano, Euroma2 ospita un evento speciale, tutto dedicato alle famiglie e ai bambini, con la presentazione di un albo illustrato, una storia con fine educativo, intorno al personaggio di Brie, dal titol “Brie e le caccole” (Paesi Junior). Intervengono, oltre all’autrice Catia Buselli, l’attrice Fausta Manno, che eseguirà delle letture interpretando il personaggio della Zia, e la giornalista Nadia Contino.

La collana Io sono Brie racconta la quotidianità di una bambina come tante, proprio come le bambine e i bambini che abitano le nostre vite, scuole, parchi e case. Fa le cose che fanno tutti i bambini e che a volte possono mettere in difficoltà gli adulti.

Non usa super poteri per affrontare le sfide e vivere le sue giornate, i super poteri li hanno le persone che incontra: una Signora Zia che distribuisce fazzoletti magici, un Falegname che ripara i cuori, una Mamma che da baci scalda cuore.

Parole proibite, inventate o sconosciute, piccole rime e filastrocche danno un ritmo e una musicalità alle storie e permettono al bambino di mantenere l’attenzione durante la lettura. Le illustrazioni completano e rinforzano il testo in modo divertente durante lo svolgersi delle storie, ma ancor più in quei passaggi in cui si nominano oggetti o situazioni che i bambini non conoscono ancora, che pertanto non possono evocare, ma che attraverso il disegno diventano parte di una nuova conoscenza.

Brie e le caccole è il primo racconto della serie Io Sono Brie e come si può immaginare parla di caccole!

In vista della presentazione odierna, vi anticipiamo alcune domande rivolte all’autrice Catia Buselli sulla sua nuova collana dedicata all’infanzia della Paesi Junior.

Il Progetto Paesi Junior è spinoff della Casa Editrice Paesi Edizioni. Perché ha scelto di abbracciare il progetto di Paesi Junior?

Il progetto di Paesi Junior mi ha incuriosito principalmente per la ricerca di coniugare innovazione e responsabilità.  La responsabilità di riconosce alla letteratura per l’infanzia un’intrinseca forza pedagogica, perché l’immaginazione ha una base sensoriale e nell’educazione, così come nei racconti, sono tutti i sensi del bambino e del ragazzo ad essere stimolati. Le storie hanno un’importanza fondamentale nello sviluppo evolutivo del bambino e del ragazzo. È il nostro cervello che ce le chiede. Fin dalla notte dei tempi, ovunque nel mondo, l’uomo racconta storie, ancor prima di essere in grado di scriverle e non abbiamo conoscenza dell’esistenza di un gruppo umano che non abbia raccontato storie. Tutti gli studiosi concordano nell’affermare che il nostro cervello abbia, non ne conosciamo la ragione, un incredibile bisogno di storie, più evidente nell’età evolutiva, ma che non cessa mai veramente, anche se si esprime in modo diverso. Ogni giorno raccontiamo storie, lo facciamo da sempre e in molti modi, ne sono testimonianza l’immensa produzione letteraria, teatrale, cinematografica, televisiva, di videogiochi, di app digitali, di audiolibri, e chissà quanti altri ne arriveranno.

Con Paesi Junior condivido il fine di pubblicare storie, racconti e romanzi per bambini e ragazzi che attraverso la potenza della letteratura infantile sostengano e facciano crescere la loro naturale fantasia e la meravigliosa spontaneità del loro assorbire, ascoltare, comprendere, senza chiedere loro né troppo fare, né troppo dimostrare.

Mi ha affascinata l’opportunità di confrontarmi con scrittori e illustratori per ragazzi a livello nazionale ed estero perché amo le contaminazioni: di idee, di generazioni, di pensiero. Tutto questo accresce il mio senso di responsabilità, e anche di privilegio, per le future scelte editoriali nella continua ricerca di un equilibrio, spesso precario e scivoloso, tra innovazione, magia e ostacoli, esattamente come nella migliore delle favole. Sono altresì consapevole che la scelta di occuparmi del settore infanzia di una casa editrice sia un’impresa davvero complessa e me ne assumo tutta la responsabilità, onori e onori; tuttavia, credo anche di poter mettere a disposizione le mie conoscenze e competenze per avviare quel meccanismo di contaminazione in cui credo fortemente.

Come diceva Albert Einstein, “La logica vi porterà da A a B. L’immaginazione vi porterà dappertutto.”

Catia Buselli (Italia). Nata a Livorno nel 1964 è una Pedagogista Familiare e un’Istruttrice di Mindfulness. Vive e lavora tra Livorno e Roma ma con frequenti fughe a Castagneto Carducci dove ha la casa di famiglia. Un percorso di studi e lavorativo articolato che la vede agli inizi degli anni ‘80 gestire insieme al padre la società di servizi della famiglia e contemporaneamente occuparsi di infanzia e di disabilità, fino ad arrivare alla scelta di dedicarsi soltanto all’infanzia, all’adolescenza e alle famiglie. Un marito, un figlio, una nuora, la mamma e due sorelle, cognati e nipoti, due cani e quattro  gatti fantasiosi. Una famiglia affollata e affiatata. Un amore sconfinato per gli albi per l’infanzia e per la scrittura per bambini, quest’ultima coltivata nel riserbo per decenni e condivisa soltanto con i piccoli frequentatori delle scuole. Io sono Brie è stata per anni chiusa in un cassetto fin quando l’incontro con Lucio Tirinnanzi  ha aperto non solo il cassetto ma un cassettone, anzi un portone.

 


Latest from the blog

Discover more