20 January 2021
Il nuovo romanzo autobiografico della scrittrice cilena
L’ultimo romanzo di Isabel Allende si intitola “Donne dell’anima mia. Dell’amore impaziente, della lunga vita e delle streghe buone”, riprendendo il titolo da un suo precedente libro “Inés dell’anima mia” (2006), sulla figura dell’eroina spagnola, Inés de Suárez, unica donna che abbia partecipato alla conquista del Cile nel 1540, ma alla quale pochissimo spazio viene dato nei libri di storia.
Isabel Allende anche stavolta decide di dare voce a donne straordinarie che hanno lasciato il segno nel suo cuore e nella società, con le loro azioni benefiche e le loro battaglie.
Edito da Feltrinelli e tradotto da Elena Liverani, il nuovo libro mette al centro la figura della donna, attraverso il ritratto dei personaggi femminili, che costellano i suoi libri, come molti suoi lettori ormai sapranno.
I riferimenti sono ben radicati nella sua storia familiare, che l’autrice spesso ama raccontare in modo romanzato.
Il libro è dedicato a Panchita (sua mamma), Paula (la figlia), Lori, Mana, Nicole e a tutte le straordinarie donne della vita dell’autrice cilena, estremamente sensibile ai temi della difesa delle donne, per cui si batte attraverso una Fondazione, nata il 9 dicembre 1996, per rendere omaggio alla memoria della figlia Paula Frias. Oggi la Fondazione opera in aiuto di donne e bambini.
È un libro scritto in tempi di pandemia, che non dimentica le battaglie che stanno più a cuore a Isabel Allende: il femminismo, la difesa dei diritti delle donne, l’aiuto alle ragazze migranti o trafficate tra Messico e USA. Si tratta di un femminismo strettamente connesso alla vita e ai problemi reali, non solo teorico.
La scrittrice, nata a Lima, ma cresciuta in Cile in una società patriarcale, ha vissuto sulla propria pelle, anche attraverso le sue vicende familiari, come l’abbandono della famiglia da parte della figura paterna, la dura realtà della sottomissione della donna e della posizione subordinata a quella dell’uomo.
Un libro di memorie, a metà tra l’ironico e il sentimentale, dalla forte connotazione autobiografica.
L’autrice ripercorre le tappe salienti della sua vita, dalla nascita in una famiglia patriarcale, alla realizzazione e indipendenza economica. La sua vicenda biografica si intreccia strettamente a quella professionale; l’autrice affronta anche il tema della terza età e del pregiudizio contro la vecchiaia, che invece arrivata alla soglia degli ottant’anni vive in modo libero. A questo argomento Isabel Allende ha dedicato un romanzo in cui parla di amori nella vecchiaia: “L’amante giapponese”. Un’autrice coinvolgente, che crede nella passione e nell’amore, ad ogni età.
Potrete trovare il nuovo libro e gli altri che compongono la sua nutrita bibliografia di oltre trenta opere, nella libreria Feltrinelli, al secondo piano di Euroma2.