In mostra le foto del World Press Photo 2021

In mostra le foto del World Press Photo 2021

19 July 2021

Il Concorso fotografico internazionale presenta le novità più interessanti dello scorso anno e premia anche tre fotografi italiani

 

Si terrà in una nuova location della capitale la 64° edizione del World Press Photo. La mostra, promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale e dall’Azienda Speciale Palaexpo, ideata dalla Fondazione World Press Photo di Amsterdam e organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con 10b Photography, si svolge presso il Mattatoio di Testaccio e ospiterà le 141 foto finaliste del prestigioso premio di fotogiornalismo, che dal 1955 individua ogni anno diversi fotografi professionisti ai quali va l’ambito riconoscimento per i loro migliori scatti, grazie ai quali contribuiscono a costruire la storia del miglior giornalismo visivo mondiale.

Per la sua 64° edizione il concorso ha visto la partecipazione di 4315 fotografi da 130 paesi diversi che hanno presentato un totale di 74470 immagini per contendersi il titolo nelle 8 diverse categorie del concorso di fotogiornalismo: Contemporary Issues, Environment, General News, Long-Term Projects, Nature, Portraits, Sports, Spot News.

A vincere i due premi più importanti, il World Press Photo of the Year e il World Press Photo Story of the Year, sono stati rispettivamente il fotografo danese Mads Nissen e l’italiano Antonio Faccilongo. Nissen ha vinto con la foto The First Embrace, che mostra un’anziana abbracciata da un’infermiera in una casa di riposo per la prima volta dopo mesi a San Paolo, in Brasile.

Faccilongo ha vinto con il progetto Habibi, un reportage sul contrabbando di sperma nelle carceri israeliane da parte di famiglie palestinesi che vogliono preservare i loro diritti riproduttivi.

Le foto in mostra rappresentano uno spaccato sui problemi di attualità e raccontano le notizie più rilevanti dell’anno precedente: il coronavirus, ma anche le proteste per l’uccisione di George Floyd, la guerra del Nagorno-Karabakh, gli incendi nel Pantanal, l’invasione di locuste in Kenia, la rimozione delle statue di personaggi controversi.

Antonio Faccilongo, Gabriele Galimberti e Lorenzo Tugnoli sono i tre fotografi italiani tra i vincitori. Faccilongo, oltre che uno dei due premi più importanti, con il suo progetto ha vinto anche nella categoria dei progetti a lungo termine. Galimberti ha vinto nella categoria Ritratti, Storie, con un lavoro per National Geographic sui proprietari di armi negli Stati Uniti. Tugnoli dell’agenzia Contrasto nella categoria Spot News, Storie, per le sue foto dell’esplosione nel porto di Beirut, in Libano, nell’agosto 2020.

La mostra è accessibile fino al 22 agosto al Padiglione 9° nei giorni martedì, mercoledì, giovedì, domenica dalle 11 alle 20; venerdì e sabato dalle ore 11 alle 22.
Biglietto con prenotazione obbligatoria.


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