Il vincitore del Premio Strega 2020

Il vincitore del Premio Strega 2020

13 July 2020

Il Colibrì di Sandro Veronesi vince la LXXIV edizione del Premio Strega

Quest’anno sei finalisti si sono contesi il più importante riconoscimento letterario italiano: Sandro Veronesi, “Il colibrì” (La Nave di Teseo); Gianrico Carofiglio, “La misura del tempo” (Einaudi); Valeria Parrella, “Almarina” (Einaudi); Gian Arturo Ferrari, “Ragazzo italiano” (Feltrinelli); Daniele Mencarelli, “Tutto chiede salvezza” (Mondadori); Jonathan Bazzi, “Febbre” (Fandango Libri).

Il 2 luglio, presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e in diretta su Rai 3, lo scrittore toscano, Sandro Veronesi è stato proclamato vincitore della LXXIV edizione del Premio Strega, con il romanzo “Il Colibrì” (La nave di Teseo). L’evento è stato condotto da Giorgio Zanchini, affiancato da un’ospite d’eccezione, Corrado Augias. Seconda vittoria per Veronesi, la prima fu per “Caos Calmo” nel 2006.

Un’edizione diversa dal solito, per il rispetto della normativa Anti-Covid, che ha visto la serata finale senza la presenza del pubblico consueto, composto dall’ampia giuria del premio, e dagli altrettanto numerosi appassionati e curiosi che ogni anno intervengono a Villa Giulia.

Il totale delle preferenze espresse dai giurati, pari a 605 (con una percentuale di voto del 91,6%), ha portato alla vittoria il romanzo di Sandro Veronesi, Il colibrì (La nave di Teseo), con 200 voti. Seguono: Gianrico Carofiglio, La misura del tempo (Einaudi) 132 voti; Valeria Parrella, Almarina (Einaudi), 86 voti, vincitrice del Voto Off; Gian Arturo Ferrari, Ragazzo italiano (Feltrinelli), 70 voti; Daniele Mencarelli, Tutto chiede salvezza (Mondadori), 67 voti; Jonathan Bazzi, Febbre (Fandango Libri), 50 voti.

È certamente uno dei libri di narrativa che ha suscitato più interesse nell’anno passato, un romanzo unico, travolgente, un inno alla resistenza, “Il colibrì”, ambientato tra gli anni Settanta e un cupo futuro prossimo, racconta la vita di Marco Carrera, un eroe della resilienza, che, nonostante un’esistenza di perdite atroci, sospensioni continue, coincidenze fatali, amori assoluti, umanissimo dolore, non precipita mai fino in fondo: proprio come il colibrì, che ha la capacità di rimanere quasi immobile, a mezz’aria, grazie a un frenetico e rapidissimo battito alare, Marco Carrera, con il suo movimento incessante, riesce a rimanere saldo, fermo, rifuggendo i cambiamenti, e a risalire, capace di straordinarie acrobazie esistenziali, tra addii, incontri, tragedie, speranze e promesse: “Tu sei colibrì perché come il colibrì metti tutta la tua energia nel restare fermo”. All’improvviso splenderà il frutto della resilienza di Marco Carrera e ne nascerà l’uomo nuovo. Una vicenda quotidiana dalla valenza universale, in un continuo oscillare tra diversi piani temporali, dal passato al presente fino ad arrivare al futuro, ci si interroga sulla “forza struggente della vita”.

Il vincitore farà tappa in diverse località italiane particolarmente attive sul territorio nella promozione della lettura e che collaborano da anni con il Premio.

 


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