23 February 2018
Ironia e amara analisi sociale in un thriller intrecciato con mano sicura da un abile narratore… Alessandro Robecchi, giornalista e autore televisivo di lungo corso, è tornato in libreria con “Follia maggiore” (Sellerio, pp 400, euro 15), un nuovo noir “milanese” per Sellerio editore.
Con una scrittura puntualmente ricca di dialoghi tesi e di un esemplare umorismo di costume sui nostri tempi, sullo sfondo di una Milano piovosa e tetra, in Follia maggiore Robecchi racconta la storia di Umberto Serrani, un elegante e ricco anziano cullato dai suoi rimpianti, un uomo che ha passato una vita intera a «mettere al sicuro» le fortune altrui, specie se sospette e ingombranti. Quando Serrani apprende della morte di Giulia – grande e indimenticato amore di venticinque anni prima – decide di capire, agire, pagare vecchi debiti. Vuole sapere chi c’è davvero dietro quella morte assurda che sembra uno scippo finito male. E vuole sapere tutto di quella donna per tanti anni amata nel silenzio e nella lontananza, della sua vita solitaria e ordinata, delle sue speranze e delle sue difficoltà, della figlia Sonia, promettente soprano. Assolda per questo una coppia di strani investigatori, Carlo Monterossi e Oscar Falcone: il primo è un mago della televisione, che però odia; il secondo sa nuotare in tutti gli ambienti e ha uno speciale sesto senso per le cause giuste. Intanto, sull’omicidio lavorano anche Ghezzi e Carella, sovrintendenti di polizia, «due cani da polpaccio», che vogliono chiudere il caso, fare giustizia, capire. I quattro, indipendentemente gli uni dagli altri, dragheranno le acque fetide che hanno inghiottito Giulia, con il sottofondo delle arie d’opera in cui la giovane Sonia si esercita per realizzare il suo sogno.
Follia maggiore e i precedenti libri di Alessandro Robecchi li trovi alla LIBRERIA FELTRINELLI di Euroma2