Gli anni d’oro della canzone francese

Gli anni d’oro della canzone francese

4 Agosto 2023

Un libro scritto a quattro mani sulla storia della musica francofona.

Uscito in doppia lingua per Gremese, nelle librerie italiane e in quelle francesi, Gli anni d’oro della canzone francese 1940-1970 di Giangilberto Monti e Vito Vita ripercorre il trentennio aureo della canzone francese del Novecento attraverso le carriere dei suoi protagonisti assoluti: Édith Piaf, Johnny Hallyday, Juliette Gréco, Charles Trenet, Serge Gainsbourg, Dalida, Charles Aznavour e molti altri che insieme a loro hanno variamente incarnato il gusto e lo spirito inconfondibili della grande chanson popolare.

 

Ognuno di essi è presentato ai lettori in un racconto biografico denso di dettagli e valorizzato da numerose foto: esibizioni, copertine di dischi, immagini promozionali, fugaci scampoli di vita privata. Così, artista dopo artista, queste pagine tracciano l’ampio orizzonte di una musica che per decenni non solo ha sedotto il pubblico francese e quello di tutto il mondo, ma ha ispirato altresì una pletora di autori e cantanti stranieri. Basterebbe citare a questo proposito la canzone Comme d’habitude di Claude François, che con il testo riscritto da Paul Anka sarebbe poi diventata My Way, la celeberrima signature song di Frank Sinatra che quasi tutti in Italia pensano sia la canzone americana del secolo…

In relazione al panorama italiano impossibile non citare il cantautorato di Fabrizio De André e della “scuola genovese”, che molto devono all’estro creativo di Brel e di Brassens. Ma molti altri sono i “debiti” contratti dalla nostra musica verso i cugini d’oltralpe, come documentano le minuziose appendici discografiche riportate nel volume per ciascun artista, con tutte le incisioni realizzate in Italia e/o le reinterpretazioni ad opera di cantanti nostrani.

 

Il libro, infine, è arricchito dalla possibilità di scaricare tramite il QR code l’album Françalien di Giangilberto Monti, titolo che esprime le due anime di questo progetto. Un disco che ripercorre il periodo d’oro di quel mondo artistico, dai repertori degli chansonniers più amati, da Léo Ferré a Jacques Brel, alle hit anni Sessanta eseguite dai loro interpreti più popolari – quali Il ragazzo della via Gluck tradotto per Françoise Hardy o Bang Bang nella versione di Dalida – fino alle traduzioni dello stesso Monti di Boris Vian e Serge Gainsbourg, passando per le grandi icone d’oltralpe, come Édith Piaf e Charles Aznavour.

 

Giangilberto Monti è interprete, compositore e saggista. Ha firmato testi di teatro e cabaret, scritto canzoni d’autore e ideato radiodrammi per la Radio Svizzera Italiana. Da anni conduce ricerche sulla canzone italiana e francese, con libri, dischi e spettacoli. Ha al suo attivo 18 album come cantautore e interprete. Il suo ultimo lavoro discografico Francalien è candidato alle Targhe Tenco 2023 nella categoria “Album Interprete”. Tra le sue pubblicazioni, il Dizionario dei Cantautori e il Dizionario dei Comici (Garzanti).

 

Vito Vita, giornalista, ha scritto per diverse riviste musicali, tra cui «Raropiù», «BEATi voi!» e «Storie di giovani pop», e collabora con «Vinile», «Prog Italia», «Musica leggera» e «Classic Rock». Ha partecipato alla stesura di libri sulla canzone italiana. Nel 2019 ha pubblicato Musica solida, volume dedicato alla storia dell’industria discografica italiana.


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