24 Giugno 2020
Un libro che racconta la Musica da una prospettiva squisitamente femminile
Nel nuovo libro sul panorama della critica musicale, intitolato SHE ROCKS!, la giornalista e critica musicale Alessandra Izzo racconta la musica dagli anni Sessanta ad oggi attraverso la sua personale esperienza, intrecciandola con quella di una decina di magnifiche “signore della musica”, che hanno dedicato la loro vita a quest’arte fra cui alcune, al rock in senso più ampio.
Giornaliste, speaker radiofoniche, conduttrici tv: meravigliose donne che si sono dedicate e si dedicano alla musica, dagli anni Sessanta ad oggi.
Donne che hanno avuto il coraggio, la forza, la tenacia e una bella dose di ambizione nel “raccontare musica” in un mondo dominato da sempre, solo dagli uomini.
Una serie di racconti in prima persona che l’autrice tesse abilmente proponendoci una vera storia della musica che non ha colore, non ha razza, non ha religioni.
Ha solo una cosa che unisce tutti: l’Anima.
Abbiamo avuto il piacere di incontrare l’autrice che ha risposto alle nostre domande.
“She Rocks” non è il primo libro sul mondo della musica che ha scritto, ma si pone in linea di continuità guardando alla scena musicale da un’altra prospettiva. Quale?
Da quella femminile. Non si parla mai, o quasi, di informazione musicale. Non solo gli uomini sono esperti di musica, ma anche le donne, e tanto.
Cosa l’ha spinta a scrivere il libro?
Volevo appunto dare un’informazione e valore a molte donne valide nel settore del giornalismo e della critica musicale in Italia. Credo di aver fatto un lavoro onesto, facendo conoscere un po’ più da vicino queste creature della musica, inclusa me.
Quali sono i gruppi musicali che ha seguito più da vicino nel corso della sua carriera?
Tanti, cosi tanti che quasi non ricordo più.. Comunque quelli che mi hanno colpito molto sono stati gli Stones senza dubbio, ma anche il mio mentore, Frank Zappa. I suoi concerti erano un puro spettacolo teatrale. E poi Springsteen, U2, tutti i gruppi blues, David Crosby, Stills and Nash, Patti Smith, Bob Dylan e così via..
La Band o il musicista del cuore?
Il musicista del cuore, Zappa. La Band del cuore… più di una e comunque gli Stones e i Led Zeppelin.
Da dove pensi che debba ripartire la musica oggi?
Da una vera ventata di energia. Ci sono tanti gruppi bravi in giro, belle voci, ma non trovo una grande originalità. Credo sia venuta un po’ a mancare anche la figura del produttore musicale che invece era importantissima. Direi che dovrebbero uscir fuori i nuovi produttori musicali. Un po’ come accade per il Cinema. Tanti lavori carini, ben fatti, ma manca quel qualcosa in più per dare avvio a una nuova era.