2 Agosto 2019
La storia è quella dell’amicizia fra Sylvie e Marie, due ragazze molto diverse eppure speculari. La penna, inconfondibile, è quella di Georges Simenon, instancabile ritrattista di personaggi femminili. Il romanzo, scritto nel 1951 e da poco rispedito in libreria da Adelphi, si intitola “Marie la strabica” (pp 181, euro 18) ed è uno dei più originali realizzati dal grande scrittore belga scomparso 30 anni fa.
Le protagoniste sono la bella e impudica Sylvie e Marie, che ha un anno più di lei, è “brutta e strabica”, timida e spaurita; a scuola le compagne “le giravano alla larga, dicevano che aveva il malocchio”. Da piccole, Sylvie le prometteva: “Quando sarò ricca ti prenderò come cameriera, e ogni mattina mi pettinerai”. Eppure, di quello che passa per la testa di Sylvie, che adora e disprezza al tempo stesso, Marie intuisce tutto. Sa perché si spoglia davanti alla finestra aperta con la luce accesa, e sa anche che è lei a provocare il suicidio di Louis, il ragazzo ritardato ed epilettico che si aggira di sera nel giardino della pensioncina dove entrambe lavorano. Priva di scrupoli, ferocemente determinata a fuggire quella povertà che le fa orrore, Sylvie lascia la provincia e parte alla conquista di Parigi. Marie, che appartiene alla razza delle creature “segnate dalla malasorte”, la segue nella capitale, ma si rassegna all’esistenza mediocre a cui è destinata. Quando, molti anni dopo, le due donne si rincontreranno, sarà Sylvie ad aver bisogno dell’aiuto di Marie, e questa sembrerà assecondarla con la succube arrendevolezza di sempre. Ma forse, questa volta, con il segreto proposito di rovesciare i ruoli: chi sarà, allora, la serva, e chi la padrona?
Marie la strabica e gli altri romanzi di Georges Simenon li trovi alla LIBRERIA FELTRINELLI di Euroma2. Ti aspettiamo anche ad agosto!