7 Agosto 2018
Dedicarsi al verde può davvero essere un valido antidoto allo stress pre e post-vacanziero? Secondo la psicologa e psicoterapeuta Fanny Migliaccio, interpellata dal popolare sito di e-commerce di bricolage ManoMano.it, l’attività di giardinaggio e cura dell’orto sarebbe realmente benefica sia per il corpo che per la nostra mente.
Da un’indagine condotta da Coldiretti, emerge che il 63% degli italiani dedica il proprio tempo libero alle attività di giardinaggio, come la coltivazione di frutta e verdura nel proprio giardino o nel proprio balcone. Orticoltura e giardinaggio sono ormai considerate vere e proprie attività terapeutiche e negli ultimi anni sono state riconosciute dagli esperti con i termini di garden therapy e ortoterapia. “Alla base della garden therapy e dell’ortoterapia – commenta Fanny Migliaccio – c’è la teoria che l’essere umano si è evoluto imparando a vivere a contatto con la natura. Ecco perché coltivare una pianta, un frutto, un ortaggio, un fiore, ci fa sentire così bene, perché ci riconduce alla nostra essenza. Non è fondamentale avere centinaia di ettari da coltivare, basta anche un piccolo spazio, un orto urbano, un po’ di vasi in terrazza, per farci sentire meglio”.
“Quello che potrebbe apparire come un semplice modo per passare il tempo è in realtà qualcosa di molto più complesso: sono attività educative e ricreative da svolgere con i figli. Abituare da piccoli i bambini al contatto con la terra non può che essere positivo, sotto diversi punti di vista: li aiuta a scoprire e a capire meglio la natura, li aiuta a rilassarsi e li aiuta a respirare aria pulita. Il giardinaggio unisce a tutto questo l’aspetto rilassante e didattico, attraverso il gioco, la manipolazione e l’apprendimento per imitazione e stimolazione”.
In una società iperattiva, alienante e in continuo movimento “l’ortoterapia e la garden therapy possono essere utilizzate in una vasta gamma di trattamenti riabilitativi personali e di comunità ed aiutano a migliorare la memoria, le capacità cognitive, la socializzazione. La natura e i suoi elementi svolgono una funzione riabilitativa procurandoci benessere ed equilibrio, in quanto attività finalizzate a favorire il contatto con le piante per acquisirne gli effetti benefici. L’ortoterapia e il giardinaggio sono utili per combattere la depressione, la tossicodipendenza, il senso di isolamento e di inutilità personale, la vecchiaia e la solitudine degli anziani; sono anche in grado di dare un sostegno a persone che soffrono di disabilità intellettive o gravi patologie (autismo, stati paranoici, handicap fisici). Intendiamoci però, il verde non è un farmaco, è un complemento della cura”.
Non è necessario avere un grande giardino per trarre i benefici della terra: è sufficiente anche un piccolo spazio sul proprio balcone per “staccare” dal caos quotidiano e ritrovare del tempo per sé stessi. “In questa società dove bisogna essere sempre connessi con gli altri – prosegue la Dott.ssa Migliaccio – stare da soli rubando del tempo per sé stessi, dedicandosi alla cura del proprio orticello, offre dei grandi vantaggi dal punto di vista psicologico e fisico. Queste attività permettono infatti di aumentare l’autostima e la sicurezza di sé, nonché la tolleranza e la pazienza di fronte alle frustrazioni. Quando ci si occupa di piante viventi che crescono, si incontrano svariati problemi nonostante si prendano tutte le precauzioni. Le malattie, gli insetti, le erbe infestanti creano danni ed il maltempo complica ulteriormente la situazione. Imparare a sopportare le inevitabili frustrazioni nel giardinaggio può aiutare ad accettare meglio quelle che si presentano nella vita quotidiana”.