22 Febbraio 2018
Depurativi, dietetici (soltanto 25 kcal/100 g) e di facile reperibilità in inverno e primavera, i cavolfiori sono una miniera di potassio, calcio, fosforo, ferro, acido folico e vitamina C. Insieme ai broccoli, stando ad alcune ricerche scientifiche, sarebbero efficaci anche nella prevenzione del cancro al colon e alla prostata, oltre che rappresentare un’ottima cura per chi soffre di anemia.
Secondo uno studio del National Cancer Institute di Bethesda, nel Maryland, chi segue un’alimentazione ricca di cavoletti di Bruxelles, cavolfiori, broccoli e cavoli manifesta il 49% di possibilità in meno di ammalarsi. Tutto ciò in virtù della presenza di antiossidanti (flavoni) e indoli, capaci di contrastare l’azione degenerativa dei radicali liberi.
Il cavolfiore è anche un ottimo antidoto al raffreddore e all’influenza. 2-3 cucchiai del suo succo ottenuto con la centrifuga e diluito con acqua e miele sono un vero toccasana per accelerare il processo di guarigione del nostro organismo durante i raffreddori.
Come cucinarli? Le possibilità sono infinite. I cavolfiori possono essere bolliti o cotti a vapore, gratinati, fritti con la pastella, arrostiti, trasformati in una gustosa mousse, impiegati nelle minestre e nelle zuppe in combinazione con altri ortaggi oppure possono essere utilizzati come condimento per la pasta. Vanno prevalentemente cotti dopo essere stati suddivisi in cimette, tecnica che consente di accorciare il tempo di cottura e ridurre il loro caratteristico cattivo odore. I tempi di cottura del cavolfiore variano dai 20-25 minuti (intero), ai 10-12 minuti (diviso in cimette).
Il cavolfiore è un ortaggio delicato, soggetto a un facile deterioramento. Perché sia fresco e sano non deve presentare macchie e deve essere ben chiuso, compatto, con l’infiorescenza soda. Le sue foglie esterne, infine, devono essere croccanti e aderenti alla testa.