23 Marzo 2018
A un anno di distanza dal fortunato “Magari domani resto”, lo scrittore napoletano Lorenzo Marone è tornato in libreria con “Un ragazzo normale” (Feltrinelli, pp 288, euro 16,50), un romanzo che rappresenta una sorta di omaggio all’adolescenza e al suo sguardo ingenuo sul mondo, con sullo sfondo la vicenda di un indimenticato giornalista assassinato dalla camorra nel 1985.
Un ragazzo normale racconta la storia di Mimì, un ragazzino napoletano di dodici anni con gli occhiali, la parlantina da sapientone e la passione per i fumetti, gli astronauti e Karaté Kid. Passa le giornate sul marciapiede insieme al suo migliore amico Sasà, un piccolo scugnizzo, o nel bilocale che condivide con i genitori, la sorella adolescente e i nonni. Nel 1985, l’anno in cui tutto cambia, Mimì si sta esercitando nella trasmissione del pensiero, architetta piani per riuscire a comprarsi un costume da Spider-Man e cerca il modo di attaccare bottone con Viola convincendola a portare da mangiare a Moria, la tartaruga che vive sul terrazzo all’ultimo piano. Ma, soprattutto, conosce Giancarlo, il suo supereroe. Che, al posto della Batmobile, ha una Mehari verde. Che non vola né sposta montagne, ma scrive. E che come armi ha un’agenda e una biro, con cui si batte per sconfiggere il male. Giancarlo è Giancarlo Siani, il giornalista de “Il Mattino” che cadrà vittima della camorra proprio quell’anno e davanti a quel palazzo. Nei mesi precedenti al 23 settembre, il giorno in cui il giovane giornalista verrà ucciso, e nel mondo circoscritto dello stabile del Vomero, Mimì diventa grande. E scopre l’importanza dell’amicizia e dei legami veri, i palpiti del primo amore, il valore salvifico delle storie e delle parole. Perché i supereroi forse non esistono, ma le persone speciali e le loro piccole, grandi azioni non muoiono mai e sono come il mare: luccicano in eterno.
Un ragazzo normale e i precedenti romanzi di Lorenzo Marone li trovi alla LIBRERIA FELTRINELLI di Euroma2