I giovani a colloquio da Umberto Galimberti

I giovani a colloquio da Umberto Galimberti

15 Marzo 2018

A distanza di dieci anni da “L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani”, Umberto Galimberti torna a indagare ansie e inquietudini delle nuove generazioni con un nuovo libro emblematicamente intitolato “La parola ai giovani” (Feltrinelli, pp 336, euro 16,50).

Il popolare filosofo e psicoanalista monzese fa il punto sui motivi all’origine del disagio giovanile, motivi che nel libro del 2007 aveva imputato, non tanto alle crisi psicologiche a sfondo esistenziale che caratterizzano l’adolescenza e la giovinezza, quanto a una crisi da lui definita “culturale”.

A distanza di anni, nell’era di Facebook, Instagram e dei rapporti virtuali, cos’è cambiato di quell’atmosfera che Galimberti aveva definito “nichilista”? La risposta, raccolta direttamente dal filosofo, arriva dagli stessi giovani. Ne viene fuori il ritratto di una generazione di ragazzi che hanno estremo bisogno di essere ascoltati per poter dire quelle cose che tacciono ai genitori e agli insegnanti, perché temono di conoscere già le risposte, che avvertono distanti dalle loro ansie e dai loro problemi. E allora si affidano a un ascoltatore lontano, che prende a dialogare con loro, non per risolvere le loro situazioni, ma per offrire un altro punto di vista che li faccia apparire meno drammatici e insolubili. E mette così a disposizione di ogni genitore uno strumento per interrogarsi sui propri figli, per comprendere la profondità delle loro domande e per impedire che tutte le speranze si trasformino in delusioni.

La parola ai giovani e gli altri titoli di Umberto Galimberti li trovi alla LIBRERIA FELTRINELLI di Euroma2

 


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